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Che cos’è l’armocromia?

Sai che esistono colori che risaltano al meglio il nostro incarnato? Che si sposano “armonicamente” con la nostra pelle e sono in grado di renderci più luminose, più solari, più belle?
Non sarebbe bellissimo capire quali sono i colori giusti per noi e andare a colpo sicuro ogni volta che facciamo shopping e non spendere più soldi inutilmente per quel rossetto che alla fine non metteremo mai?
Tutto questo è possibile grazie allo studio dell’armocromia.

Il colore che indossiamo influisce tantissimo sulla nostra immagine: ci sono giorni in cui le nostre occhiaie sembrano più profonde, la nostra pelle più spenta, il nostro viso più stanco e giorni invece in cui siamo il “ritratto della salute”.
A parità di stile di vita, le differenze che notiamo, potrebbero derivare unicamente dal colore del maglione o dell’abito che indossiamo in quel momento, o dal colore del nostro make up e dei nostri capelli.

L’armocromia ha origini molto lontane. Dal 1850 ad oggi, tante sono state le figure che hanno contribuito a questo studio aggiungendo ognuno un tassello fondamentale. Dal 1950 al 1980 sono l’artista e professore Itten prima, ed il cosmetologo Kentner poi, quelli che più hanno reso questo studio simile all’armocromia che conosciamo oggi: il primo suddividendo i colori per stagioni, il secondo attribuendo al tono della nostra pelle il ruolo di elemento cardine su cui far ruotare lo studio.

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Non si tratta di una scienza esatta e ci vuole un discreto occhio per capire quali sono i colori che si adattano alla nostra pelle, per questo, negli ultimi anni, la figura della consulente in armocromia sta diventando sempre più popolare.

Cerchiamo di capire insieme le basi di questa affascinante disciplina e qualche trucco per iniziare a riconoscere i colori che fanno per te.

Come abbiamo già detto i colori vengono divisi in stagioni, ad ognuna delle quali corrisponde una palette composta dalla gamma di sfumature caratteristiche della stagione stessa.

La prima scissione da fare è quella tra le stagioni calde, autunno e primavera, e le stagioni fredde, inverno ed estate. La seconda è tra colori soft, estate e primavera, e colori intensi, autunno e inverno.

Abbiamo quindi

  • Inverno (freddo ed intenso): il bianco cangiante della neve, colori freddi e accesi, con note di blu, brillanti e limpidi: il fuxia, il giallo, il blu elettrico, il nero…
  • Primavera (calda e soft): il verde dei prati, i mille colori dei fiori, il cielo sereno, il beige, tutti i colori caldi e luminosi…
  • Estate (fredda e soft): Colori freddi e cipriati, il lilla della lavanda, il giallo dei girasoli, il blu del mare…
  • Autunno (caldo ed intenso): i colori della natura, delle foglie cadute dagli alberi, il verde scuro delle chiome, l’ocra, l’arancio delle zucche, il marrone scuro e caldo della terra.

La prima cosa da fare è quindi individuare la nostra stagione cromatica.

Abbiamo la pelle “calda o fredda”?

Un metodo empirico per capirlo è quello di guardare i propri polsi alla luce del giorno. Se le vene tendono più al verde con molta probabilità il nostro è un tono caldo, se invece sono blu è freddo.

Un’altra tecnica, questa più professionale, è quella del drappeggio, che consiste nell’ avvicinare al nostro viso tessuti dai toni caldi (Es. oro e arancio) e dai toni freddi (Es. argento e fuxia) e cercare di capire quale delle categorie ci valorizza di più, mitigando i nostri difetti.

Questa è solo la punta dell’iceberg di un argomento tanto complesso quanto interessante e noi di Sboof ti promettiamo di approfondirlo presto con l’aiuto della nostra consulente esperta.

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